20 Gennaio 2021

Cervicale ed emicrania con aura, quali sono i collegamenti?

Roma, 21 gennaio 2021 – La contrattura della muscolatura cervicale e quindi la percezione di tensione del collo (chiamata impropriamente la “cervicale”) viene spesso collegata all’emicrania. Cosa dice però di preciso la scienza su questo argomento? Lo abbiamo chiesto al dott. Giorgio Dalla Volta, Presidente della SISC (Società Italiana Studio delle Cefalee) regionale della Lombardia, Direttore del Centro Cefalee dell’Istituto Clinico Città di Brescia (Gruppo San Donato) e responsabile scientifico di questo portale.

“In effetti oltre il 75% dei nostri pazienti lamenta forti dolori al collo ma in realtà questo disturbo non è collegato all’emicrania – afferma il dott. Dalla Volta -. Si tratta soprattutto di un sintomo che indica ansia e quindi un cattivo controllo dello stress, che determina la contrattura della muscolatura cervicale persistente come somatizzazione dell’ansia accumulata (spesso associata ad altri sintomi dello stress come problemi d’insonnia o alcune malattie come gastrite o colite). Va quindi segnalato al neurologo o al medico di famiglia il quale dovrà tenerne conto nella scelta della cura. La cervicale e l’ansia possono coesistere dato che maggiore è l’ansia maggiore sarà anche la tensione del collo e la frequenza delle crisi emicraniche di cui l’ansia è il maggior Trigger (fattore di scatenamento). Per tutti questi motivi alcuni trattamenti di fisioterapia, come la manipolazione del collo, non sono utili nella terapia dell’emicrania ma a volte è più efficace un massaggio rilassante per trattare lo stress e la contrattura cervicale”.

“Anche se rappresenta la terza malattia più diffusa nel mondo l’emicrania risulta ancora sotto diagnosticata – aggiunge Dalla Volta -. Oppure viene erroneamente individuata e quindi curata in un modo scorretto. Quella con aura può essere trattata efficacemente con un nutraceutico: Aurastop. Disponibile da alcuni anni ha dimostrato di ridurre la durata la disabilita’ correlata dell’aura nella grande maggioranza dei pazienti e della frequenza degli episodi dell’aura se utilizzata come terapia preventiva continuativa per qualche mese assumendone 2 cp al giorno” .