30 Gennaio 2023

Emicrania: in Italia costa oltre 20 miliardi di euro l’anno

30 gennaio 2023 – Altro che banale mal di testa, l’emicrania presenta un impatto severo sulle attività quotidiane domestiche, scolastiche, lavorative e di svago. Ma oltre al disagio, per la singola persona, la malattia presenta un impatto economico rilevante per i vari sistemi socio-sanitari. Si calcola, infatti, che il costo annuale nei 27 Paesi dell’Unione Europea è pari a 111 miliardi di euro. Italia, Francia, Germania e Spagna sono quelli che presentano i costi maggiori: circa 20 miliardi di euro l’anno. Si distinguono tra costi diretti (spese per visite mediche, esami o farmaci) e indiretti (perdita di giornate lavorative, scarsa efficienza e produttiva). Sempre in Europa è stato stimato in 1.222 euro il costo medio annuo per emicrania per ogni singolo paziente. Esiste anche un ulteriore problema che grava sulle spalle dei malati: la scarsa attenzione sociale al problema che causa una percezione della patologia. Un vero e proprio stigma per l’oltre 32% dei pazienti che non riesce a parlare del proprio problema con gli altri.

“Questi dati evidenziano come l’emicrania non possa essere considerato come un semplice e passeggero malessere – afferma il dott. Giorgio Dalla Volta, Coordinatore della sezione regionale della Società Italiana Studio Cefalea Lombardia e Direttore del Centro Cefalee dell’Istituto Clinico Città di Brescia -. In molti casi è una vera “Spada di Damocle” per migliaia di pazienti e loro famigliari nonché per i sistemi socio-sanitari. Fondamentale è riuscire a trattarla non solo in acuto ma anche con terapie di profilassi e che quindi siano in grado di prevenirla. Contro l’emicrania con aura il nutraceutico Aurastop ha dimostrato di ridurre la frequenza, l’intensità e la durata dei sintomi dell’aura nella quasi totalità dei casi. E’ stato condotto uno studio multicentrico in Lombardia in una popolazione che soffriva di aura ad elevata frequenza ed è stata registrata la completa scomparsa delle crisi nel 16% e una riduzione della frequenza maggiore del 70% nel 65% dei pazienti e del 50 % degli attacchi nel 95% dei pazienti. Si tratta di una molecola naturale, efficace, priva di effetti collaterali e che evita il ricorso ad altri farmaci”.