4 Febbraio 2021

Emicrania, un problema di salute sempre più “rosa”

Roma, 4 febbraio 2021 – L’emicrania è una malattia strettamente collegata all’universo femminile. Sono, infatti, le donne ad essere più colpite da questo problema di salute che risulta in crescita. Questo avviene però solo a partire dalla pubertà. E’ quanto evidenziano i dati epidemiologici che indicano chiaramente come durante l’età evolutiva la prevalenza sia lievemente superiore nei maschi. Tuttavia dall’età puberale fino ai 40 anni le femmine sono tre volte più interessate da questo problema di salute rispetto agli uomini.

“Il motivo è da ricercare nelle variazioni ormonali legate al ciclo riproduttivo della donna – afferma la dott.ssa Lidia Savi, già Direttrice del Centro Cefalee della AOU Città della Salute e della Scienza di Torino -. Spesso ci capita di dover assistere pazienti che soffrono di emicrania mestruale o “catameniale” e cioè di forti mal di testa in occasione delle mestruazioni. A complicare la situazione può esserci anche l’utilizzo di contraccettivi orali o della terapia sostitutiva ormonale durante la menopausa. Per quanto riguarda invece la gravidanza a volte ha un effetto protettivo soprattutto per la forma di emicrania senza aura. Altre volte invece è precipitante e proprio in questa fase delicata della vita femminile possono scatenarsi gravi attacchi. Tutto ciò può provocare a difficili complicanze e disagi nella vita di tutti i giorni sia da un punto di vista affettivo-familiare che lavorativo-professionale”.

“E’ quindi fondamentale poter utilizzare trattamenti in grado di migliorare la qualità di vita delle pazienti – aggiunge la dott.ssa Savi -. Nella cura dell’emicrania con aura il nutraceutico Aurastop se assunto in acuto al primo comparire del disturbo visivo ha un ruolo efficace nel contrastarne i sintomi come disturbi del linguaggio, difficoltà motorie e problemi visivi. L’azione combinata e simultanea dei tre componenti naturali (Partenio, Griffonia e magnesio) agisce sui vari meccanismi cerebrali all’origine della malattia. La frequenza dell’aura viene ridotta drasticamente se la terapia viene assunta con regolarità due volte al giorno. Per questo la consigliamo a chi soffre di più di 5-6 attacchi all’anno”.