16 Settembre 2020

Studio: emicrania, molte donne rinunciano alla gravidanza

Roma, 16 settembre 2020 – Ancora molte donne che soffrono di emicrania rinunciano a una gravidanza per colpa della malattia. Chi fa questa scelta di solito ha l’emicrania innescata dal ciclo mestruale e sono a maggiore rischio di attacchi molto frequenti. La decisione sembra essere basata sulle paure percepite sulla propria salute e sulla quella del bambino. Tuttavia le prove scientifiche dimostrano che l’emicrania migliora fino al 75% dei casi nelle donne durante la gravidanza. E’ quanto ha evidenziato uno studio della statunitense Mayo Clinic, pubblicata sulla rivista Mayo Clinic Proceedings. È stato sottoposto un questionario a 607 pazienti in cura in diversi centri negli USA. Tra coloro che hanno evitato una gravidanza a causa dell’emicrania: il 72% credeva che le patologie sarebbe peggiorata durante o subito dopo la gravidanza. Il 68% pensava che avrebbe reso difficile la gravidanza e l’82% riteneva che la disabilità causata dall’emicrania avrebbe reso difficile crescere un bambino. Sono emerse anche preoccupazioni sui farmaci, che avrebbero potuto influenzare negativamente lo sviluppo del bambino, e sulla possibilità di trasmettergli geni che aumentano il rischio di emicrania. I ricercatori hanno notato che la ricerca non supporta ciò che di cui le pazienti sono convinte. Circa la metà o i tre quarti delle donne con emicrania sperimentano infatti secondo gli studiosi un netto miglioramento durante la gravidanza, con una significativa riduzione della frequenza e dell’intensità degli attacchi secondo la letteratura pubblicata. Poiché la prognosi dell’emicrania durante la gravidanza è generalmente buona, potrebbe essere possibile limitare l’uso di farmaci, riducendo così il rischio di eventi avversi correlati ai farmaci. L’emicrania non sembra inoltre aumentare il rischio di malformazioni fetali.