18 Dicembre 2023

Emicrania con aura: terapia d’attacco e di profilassi, quali le differenze?

18 dicembre 2023 – Nonostante interessi oltre due milioni e mezzo d’italiani l’emicrania con aura è una malattia ancora poco conosciuta fra le persone nel nostro Paese. Ben il 42% dei nostri concittadini non ne hai mai sentito parlare.secondo dei sondaggi nazionali “Si tratta di una forma di cefalee primaria caratterizzata da forte mal di testa – sottolinea la dott.ssa Lidia Savi, già Direttrice del Centro Cefalee della AOU Città della Salute e della Scienza di Torino -. Quest’ultimo è però preceduto da sintomi neurologici ben precisi visivi, sensitivi e motori che di solito spaventano molto chi ne soffre. Durano al massimo un’ora e possono essere seguiti dalla cefalea e da forti dolori. Di solito si verificano 5-6 volte all’anno ma per molte persone le crisi sono anche più frequenti”.

“E’ quindi necessario riuscire ad impostare trattamenti adeguati in grado di rendere migliore la qualità di vita del paziente – prosegue la dott.ssa Savi -. La terapia può essere di profilassi e cioè volta a ridurre la frequenza delle crisi oppure in alternativa va scelta una terapia d’attacco. Questa viene invece somministrata per bloccare la crisi acuta il prima possibile. Fino a pochissimi anni fa noi specialisti non avevano nessuna cura specifica contro per bloccare il fenomeno dell’aura . Adesso è disponibile Aurastop un integratore basato su tre sostanze naturali in grado di bloccare aura e il dolore successivo. Diversi studi scientifici hanno dimostrato che può essere assunto dal malato sia come terapia di profilassi che come terapia d’attacco”.