18 Settembre 2023

Mal di testa: impariamo a riconoscere i “segnali d’allarme”

18, settembre 2023 – Frequenti mal di testa rappresentano una sintomatologia da non sottovalutare e da affrontare il prima possibile. Innanzitutto è buona cosa segnalare i sintomi al proprio medico di medicina generale. Ma se il disturbo è ricorrente e invalidante è necessario rivolgersi ad un neurologo e a un Centro delle Cefalee. Ecco quali sono i “segnali d’allarme” affinchè il paziente debba recarsi da un neurologo per non rischiare di sottovalutare eventuali cause secondarie di cefalea:
• Dolore diverso dall’abituale
• Concomitanza con rialzo della temperatura corporea
• Dolore trafittivo di breve durata e/o insorgenza improvvisa di una cefalea molto intensa
• Abuso di analgesici e cattiva risposta da questi farmaci
• Esordio del disturbo dopo i 40 anni
• Dolore insorge in seguito a sforzi o colpi di tosse
. Dolore intenso con perdita di coscienza

In circa un quarto dei casi di emicrania si manifesta anche l’aura. Si tratta di un fenomeno elettrico anomalo che coinvolge alcune aree della corteccia cerebrale espandendosi in modo progressivo dall’area occipitale (posteriore) all’area frontale (anteriore) portando a deficit di funzionamento dei centri coinvolti. Scatena una serie di sintomi reversibili come disturbi del linguaggio, perdita della vista, e difficoltà motorie. Per contrastarla può essere utile ricorrere ad AuraStop, un integratore alimentare a base di estratti secchi di Partenio, Griffonia e magnesio.

Si può sia affrontare la sintomatologia acuta di aura e emicrania sia intraprendere una terapia di prevenzione che dovrà durare almeno tre mesi:
• se la cefalea insorge con una frequenza superiore ai quattro giorni mensili per quella senza aura ma basta avere 1 episodio al mese con aura per giustificare la prevenzione quotidiana
• se è scarsa la risposta agli analgesici
• in caso in cui l’intensità o la durata sono invalidanti